domenica 2 luglio 2017

Le Meteore tra magia e realtà...



La prima volta che ho visto le Meteore è stato su Instagram.
Stavo scorrendo le foto di una galleria quando sono rimasta di stucco davanti a tanta bellezza che credevo fosse in qualche posto lontanissimo e sconosciuto; invece ho scoperto essere a "pochi passi" da me, in un paese già visitato, ovvero l'incantevole Grecia.




Complice l'aver trovato dei biglietti aerei davvero convenienti, abbiamo deciso di variare la destinazione prescelta, il Portogallo, per volare verso Atene e da qui spostarci nell'entroterra e visitare questa bellezza della natura.

Questo spettacolo della natura si trova in Tessaglia, i pinnacoli rocciosi di origine marina ospitano sulle proprie cime, monasteri altrettanto spettacolari. La costruzione dei monasteri iniziò intorno all'anno 1000 e il luogo fu scelto proprio per la sua difficoltà ad essere raggiunto. I monaci inizialmente utilizzavano una serie di funi per salire e scendere dai pinnacoli e solo successivamente crearono le scalinate di cui usufruiscono oggigiorno turisti e pellegrini provenienti da tutto il mondo.

I un altro momento vi racconterò dell'avventura che abbiamo dovuto affrontare per giungere fin qui da Atene, ma quando dopo sei lunghissime ore di autobus siamo entrati nella città di Kalambaka con le rocce svettanti ad accoglierci, la stanchezza del viaggio e la fame (avevamo smezzato un panino in autogrill) sono scomparse e dopo aver posato i bagagli abbiamo iniziato la scalata verso il monastero di Santo Stefano, passando per uno degli antichi sentieri dei monaci poco distante dal nostro albergo.

Le parole non sono sufficienti a narrare l'atmosfera che si respira in questo luogo, ma a rischio di sembrare banale tenterò comunque di descrivere il senso di pace e tranquillità che si respira.


La fatica che abbiamo fatto salendo per gli antichi sentieri dei monaci e percorrendo l'intero anello che collega i monasteri, a piedi, ci ha permesso di sentirci ancora più vicini a quella che doveva essere la vita di un tempo e lontano dalle orde di turisti abbiamo potuto assaporare la spiritualità che pervade le Meteore.

Davanti a così tanta imponenza, mi sono sentita piccola piccola e mi sembrava di essere in fondo al mare, dopotutto secondo i geologi in passato doveva esserci il mare e ciò giustificherebbe la presenza di rocce così lisce e particolari.

Non siamo riusciti a vedere tutti e sei i monasteri a causa del ritardo con cui siamo arrivati il primo giorno, ma l'abbiamo voluto prendere come un segno del destino, vorrà dire che in futuro ci torneremo e visiteremo quello mancante! 
Quello che è certo è che l'immensità delle Meteore va vissuta dall'alto e dal basso, scegliete poi voi quale vi impressiona di più; io, quando le ho guardate dal basso mi sono sentita piccola piccola, ma parte di qualcosa di più grande e questo mi ha fatto sentire bene, ma quando le ho guardate dall'alto del monastero di San Nicola, mi è sembrato di toccare il cielo e ho pensato il paradiso  deve essere così.
Come sempre quando viaggio, lascio un pezzettino di cuore da qualche parte e quest'anno direi che l'ho lasciato proprio qui.

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