mercoledì 26 novembre 2014

Snowballs da tutto il mondo: Cervinia

Oggi vi presento la mia prima snowball in assoluto! 
Avevo quattro anni quando i miei genitori mi portarono a Cervinia ed entrando in un negozietto rimasi affascinata da questa stupenda "palla di neve"! Ho sempre amato la neve e poterla far scendere a mio piacimento era qualcosa di eccezionale per me. Di quella mini gita purtroppo non ricordo molto, anzi quasi niente se non la pista di pattinaggio all'aperto, che a quell'età mi colpì profondamente con il suo fascino così romantico e invernale. 
Ho detto "stupenda" palla di neve e forse ora mi crederete pazza, perchè tanto stupenda non è! Il fatto è che all'epoca le snowballs erano di plastica, quindi meno affascinanti di quelle attuali in vetro e con una base semplice non lavorata. All'interno tanto per concludere questa opera d'arte, da un lato abbiamo un capriolo e sullo sfondo una foto di Cervinia, mentre dall'altra parte abbiamo la foto di una montagna e un tristissimo fiorellino di plastica in primo piano! Che dire...non è propriamente bella e nella mia un quarto di acqua è evaporato!
Però il valore affettivo rimane, lei è la prima e ha dato inizio a questa collezione e inoltre è "antica", per non dire "vecchia"! 

Dato che Cervinia è une meta turistica amata dagli sportivi e dato che si avvicina il periodo migliore per gli sciatori, magari a qualcuno di voi capiterà di andarci...in quel caso fatemi sapere come sono ora le palle di neve, perchè sono proprio curiosa!

giovedì 13 novembre 2014

La Cisterna Basilica

1° GIORNO seconda parte

Dopo la lunga mattinata che vi ho raccontato la scorsa volta, ci siamo messi pazientemente in fila per visitare la Cisterna Basilica, una delle perle di questa meravigliosa città. Questa attrazione non fa parte della Museum Pass e quindi non abbiamo potuto saltare la fila e abbiamo dovuto acquistare i biglietti al costo di 20 TL l'uno.

Ne vale sicuramente la pena, non si può immaginare neanche lontanamente di vistare Istanbul senza passare per la sua cisterna! La cisterna si trova al lato destro di Santa Sofia, appena attraversata la strada. Noi non l'abbiamo notata subito, eravamo totalmente presi da tutto il resto e quindi abbiamo notato prima l'uscita e poi l'ingresso, ma non ci si poteva sbagliare neanche volendo dal momento che a segnalare che lì c'era qualcosa di veramente importante era come al solito la lunga coda di turisti! Abbiamo ammazzato il tempo dell'attesa mangiando il primo simit del viaggio e così senza quasi accorgercene eravamo dentro. Temevo di rimanere delusa da questa visita, perchè quando in mille ti dicono che una cosa è stupenda, finisci per crearti aspettative troppo alte e rimanere deluso diventa semplicissimo, ma così non è stato. L'atmosfera della cisterna ti avvolge immediatamente, con le luci che illuminano i pilastri mentre lasciano alcune parti dello spazio nella penombra totale o quasi! 




























Affacciarsi e ammirare i pesci e le monetine, fa parte della prima tappa, poi si inizia a camminare tra le varie passerelle alla ricerca delle colonne decorate e delle due teste di Medusa che si trovano in fondo alla cisterna.


Questa cisterna era collegata a uno degli acquedotti più lunghi del periodo romano e fu costruita da Giustiniano durante il periodo d'oro dell'Impero romano d'Oriente, nel 532. Quasi tutti i materiali di costruzione sono elementi di riuso sottratti a edifici romani. In particolare ad attirare l'attenzione dei turisti sono le proprio le due teste di medusa di cui non si conosce la provenienza, ma si sa essere di fattura romana. Queste fanno da base a due colonne, ma una è stata poggiata al contrario e l'altra di traverso: sarà stata una distrazione o c'era un motivo preciso? Questo non lo sappiamo e probabilmente non lo scopriremo mai!





























Scattare delle foto decenti è quasi impossibile, dal momento che i turisti si accalcano per mettersi in posa davanti ad esse. Io sono rimasta stupidamente sbalordita dalla grandezza di queste teste, in tutte le foto che avevo visto prima di partire erano inquadrate da sole e quindi me le aspettavo molto più piccole, non avevo un termine di paragone che mi potesse dare l'idea della loro grandezza!

Siccome qui sotto l'umidità è molta, vi consiglio di coprirvi bene per evitare di farvi rovinare il viaggio dagli sbalzi di temperatura, quando sono scesa non avevo freddo e non mi sono coperta, ma di sera mi è venuto un bel mal di gola che non mi ha fatto godere il giorno successivo e mi dato fastidio per tutti quelli seguenti! Maledizione, la mia dottoressa prima di partire mi aveva detto di visitare assolutamente questa cisterna e di coprirmi bene e...io ovviamente non le ho dato retta!

Attenti anche agli scivoloni! Abbiamo visto una ragazza chiedere di farsi fare una foto da un altro turista e per fare di fretta si è messa a correre verso il suo gruppo, ma il pavimento in pietra totalmente liscio per via dell'umidità è stato fatale! Per fortuna non si è fatta niente, ma poco ci mancava che provasse l'ebrezza di un bagno nell'antica cisterna!





Nonostante siano molti i turisti qui sotto, non rimane un luogo caotico come altri! In qualche modo si respira una certa solennità e sembra davvero di trovarsi in un altro tempo e nonostante ci sia anche un piccolo bar l'atmosfera non be risente. Noi ci siamo seduti e abbiamo ordinato da bere ed è stato davvero suggestivo sorseggiare un tè mentre scrivevo appunti sul mio quadernino a lume di lanterna! Ho dimenticato totalmente che sopra di noi vi era una città occidentale, caotica e brulicante di taxi e auto. Mi è sembrato di trovarmi mille miglia lontana dalla città.


Dopo aver ammirato questo luogo fantastico, abbiamo continuato la nostra esplorazione verso il Gran Bazar! Dove ci siamo fermati di tanto in tanto per qualche visita fuori programma, ma ve ne parlerò successivamente in un post separato, perchè penso che oggi la grande protagonista debba rimanere lei.










Qui troverete il racconto del primo incontro con Istanbul:
http://manciatediemozioni.blogspot.it/2014/10/diario-di-viaggio-primi-incontri-con.html

giovedì 6 novembre 2014

Pranzo ad alta quota

Per ora non ho ancora avuto modo di provare molte compagnie aeree, ma ho avuto la fortuna di trovarne già una davvero eccezionale, la Turkish Airlines.
Con loro è stato come viaggiare in prima classe. Posti comodi e schermo per ognuno di noi, con la possibilità di ascoltare musica, guardare film o fare altro. La scelta della lingua dei film era limitata all'inglese e al turco, ma è stata comunque una soddisfazione per me addormentarmi ad alta quota davanti a un bel film!
Prima di partire ci hanno dato un dolcetto tipico davvero buono, il lokum e poi a metà viaggio ci hanno servito il pranzo!
Ebbene si ho pranzato su un'aereo e non un pranzo qualsiasi, ma uno ottimo! Ovviamente a fine viaggio ero super esaltata, sarà che mi emoziono per poco, ma su quell'aereo mi sono sentita speciale anche se ero in economy class!
Mangiare ammirando questo panorama non ha prezzo. Anche le cose più scontate possono diventare speciali se ammirate da un punto di vista diverso! P.S. non fate caso al riflesso dell'obiettivo fotografico.


INFORMAZIONI PRATICHE 

Abbiamo prenotato i biglietti per il nostro volo Torino-Istanbul verso febbraio, molto in anticipo dato che dovevamo partire a settembre. Per curiosità ho continuato a tener d'occhio i prezzi, ma non sono né aumentati né diminuiti.  Al prezzo di 212 euro a testa abbiamo viaggiato su un volo che ci ha offerto il pranzo e ben 30 kg di bagaglio da stiva! Cosa si può volere di più!?
Qualcosa ci sarebbe, ovvero il sito in lingua italiana. Per risparmiare sui costi di prenotazione, come sempre abbiamo utilizzato il sito principale evitando di dover pagare spese ulteriori utilizzando un intermediario.
La Turkish Airlines però offre il servizio solo in lingua turca o inglese. Io non sono una cima in inglese, ma sono riuscita a prenotare senza problemi, quindi chiunque può farcela! Però essendo io paranoica avrei preferito poterlo fare in italiano!

Durante la prenotazione online abbiamo dovuto scegliere il tipo di menù che preferivamo, ma penso sia possibile non selezionare nulla così potrete scegliere sul momento tra due opzioni. Io ho fissato con invidia il mio vicino mentre si gustava il salmone e la panna cotta, mentre il mio dolce era una tristissima vaschetta di  frutta e dico tristissima perchè io e la frutta non siamo grandi amiche.
Ci hanno dato anche il menu. Molto elegante!

Sarei però infame e bugiarda a criticare il mio piatto che era davvero gustoso, l'unica pecca è che scegliendo il menù con poco sale ci hanno dato la stessa pietanza sia all'andata che al ritorno. Molto apprezzabili anche i contenitori in cui sono servite le pietanze e le forchette che non sono in plastica, ma in acciaio! Dopo pranzo ci hanno servito anche il caffè/ cay.

Per me è stata una grande esperienza viaggiare con questa compagnia anche se al ritorno abbiamo avuto un aereo più vecchio, privo di computer e più rumoroso, siamo stati comunque accolti con la stessa cordialità e attenzione da parte del personale di bordo.

P.S. questo articolo l'ho scritto di mia spontanea volontà per condividere un'esperienza piacevole che ho avuto modo di vivere e non c'è nessun fine pubblicitario.