giovedì 23 ottobre 2014

Primi incontri con Istanbul



Nell'organizzazione dell'itinerario di Istanbul ho toppato alla grande. Cercando di visitare il più possibile, ho programmato fin troppo! Così il primo giorno nella megalopoli turca è stato talmente intenso da permetterci di vedere quasi tutte le attrazioni maggiori del quartiere di Sultanhamet a esclusione del Palazzo Topkapi.

Non riuscendo a resistere al richiamo della Moschea Blu con i suoi minareti che si slanciano nel cielo istanbuliota, abbiamo deciso di iniziare la nostra esperienza proprio da qui! Verso le nove e mezza del 2 settembre ci siamo messi in fila e abbiamo atteso pazientemente di entrare. Per fortuna l'attesa non è stata lunga, il tempo di coprirmi bene la testa e di sentirmi parte di una cultura totalmente diversa dalla mia, ma comunque affascinante!


Immersa nelle tradizioni di un'altra cultura.


L'atmosfera che si respira nell'istante in cui scalzi si cammina sui morbidi e colorati tappeti in uno spazio così immenso e inondato dalla luce del sole che filtra attraverso le finestrelle che coronano le cupole è indescrivibile. Sono rimasta immediatamente affascinata da questo luogo sacro e non mi è dispiaciuto affatto indossare il velo o togliermi le scarpe, perchè anche questo fa parte del viaggio!



Dalla moschea ci siamo recati alle sue spalle. Abbiamo visitato l'Arasta Bazar, piccolo, ma piacevole come primo incontro con i mercanti turchi! A differenza del Gran Bazar è molto meno caotico, anzi è decisamente tranquillo! A un lato di esso troverete un'uscita che vi condurrà direttamente  all'ingresso del museo del mosaico, dove noi abbiamo acquistato la Museum Pass evitando code inutili dal momento che è visitato da pochissime persone. Vi consiglio di dedicargli un po' di tempo, bastano anche solo 15 minuti per apprezzarlo!

Arasta Bazar. Questo negozietto mi è rimasto in testa!

Museo del Mosaico

Ammirati i mosaici del museo è ora di passare alla famosissima Santa Sofia, dove la fila alle 10 del mattino  si estende già al di fuori del cortile per quanto è lunga. Siamo a settembre eppure brulica di turisti provenienti da tutto il mondo. Grazie alla Museum Pass noi passiamo dalla fila riservata, saltando la lunghissima coda e entrando immediatamente.

Dall'esterno è talmente grande che non si riesce ad avere una visione totale di questo edificio che nacque come basilica per poi essere trasformato successivamente in moschea e infine in museo. All'interno la sua grandezza mi ha fatto sentire piccola piccola e questa sensazione è stata ancora più forte quando l'ho ammirata dal matroneo; guardando verso il basso le altre persone mi sembravano tante formichine.  Qui tra elementi cristiani come l'immagine della Vergine e elementi musulmani come il lampadario o i medaglioni con scritte in arabo, ho respirato il perfetto connubio tra due religioni tanto diverse. Non ero in una chiesa per quanto l'architettura fosse quella, ma neanche in una moschea; ero nel giusto punto in cui due culture si incontrano e scrivono la storia e così un edificio, un semplice edificio costruito da semplici persone diventa una testimonianza. Cercando di non perdermi nulla ho fatto la fila davanti alla Colonna Piangente di San Gregorio, che trasuda acqua ritenuta miracolosa per guarire qualsiasi malattia, soprattutto cecità e sterilità e qui  ho infilato il mio pollice nel buco della colonna come avranno fatto migliaia di persone prima di me e mi sono sentita ancora di più una viaggiatrice!



Interno Santa Sofia
Nel cortile di Santa Sofia potrete trovare anche le tipiche fontane per lavarsi i piedi, utilizzate dai credenti musulmani e la fontana centrale.
Se invece uscite dal cortile e percorrete il perimetro dell'edificio come abbiamo fatto noi, allora avrete modo di ammirare anche i mausolei del cimitero imperiale in cui riposano i sultani ottomani. Sono rimasta davvero colpita dal contrasto tra la tomba del sultano e quelle piccoline dei principini. Soprattutto il mausoleo di Murat III ospita quelle che a me sono  sembrate un'infinità di piccole tombe, ovvero i figli morti per  via di un'epidemia.

Uno dei mausolei di Santa Sofia




























Dietro il perimetro di Santa Sofia c'è un bellissimo vicoletto con delle case in legno ed è davvero carino, perchè ci si dimentica che a due passi c'è il caos del traffico e dei turisti!

Vicoletto dietro Santa Sofia




























Dopo una mattinata intensa abbiamo proseguito la nostra esplorazione, ma ve ne parlerò nel prossimo post!

Per vedere l'itinerario del nostro viaggio: http://manciatediemozioni.blogspot.it/2014/10/istanbul-itinerario.html


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